sabato 16 febbraio 2013

Welcome Back in Italy...

Dopo una breve vacanza passata all'estero alla ricerca di temperature sicuramente più gradevoli, sono tornato a riassaporare la gelida atmosfera invernale Italiana.
Si  prospettano circa 30 gradi di differenza che accuso in maniera drastica ma il meteo ha previsto anche una bella perturbazione di scirocco accompagnata da pioggia e possibili piene dei fiumi; tengo sotto controllo le previsioni e preparo nei minimi dettagli quella che sarà la mia prima uscita stagionale del 2013.
La sveglia suona presto ma il fuso orario thailandese mi aiuta ad alzarmi senza problemi e via verso il mare con la speranza di poter essere ripagato dell'alzataccia.
Incredibilmente sono primo, cosa che non succedeva da decenni, e la giornata inizia già con il sorriso visto che non sento la pressione di altri pescatori e mi dirigo molto più rilassato verso il campo di battaglia...Si lo definirei così perchè di fronte ai miei occhi ho 2 metri d'onda favolosi per gli amanti del surf casting ma anche difficili da gestire se le condizioni non sono perfette, la torba che usciva causata dalla piena prevista in mattinata, che dire...una libidine solo a vedere quello scenario ed immaginarsi cosa ci poteva essere in mezzo a quelle schiumate! 


    
Non perdo un minuto e posizionati i picchetti preparo le mie punte di diamante con montatura classica scorrevole, piombo a palla da 130 gr e uno 0,35 di calamento che in queste condizioni di mare scuro color cioccolato fondente può tranquillamente salire fino a 0,45 per evitare possibili intrighi, amo decisamente importante, 2/0.
Come esca utilizzo piccoli cefaletti o anguille e una canna la dedico esclusivamente al cannolicchio, il mio piatto forte per queste  giornate di scaduta. Purtroppo le prime abboccate non sono portate a segno dalle mie esche e pur con un pò di invidia raffio un bel paio di regine che passano tranquillamente i tre kg di peso! 
In modo rapido verifico se ci sono delle defezioni , se gli inneschi sono intrigati o qualcosa del genere per capire se c'è qualcosa che non và e in effetti un piccolo incarbugliamento impediva una buona riuscita...D'altronde anche a noi ci piace mangiare nel piatto bello pulito e magari con qualche piccola decorazione!
Rimetto le canne in pesca e poco dopo arriva la prima toccata, decisa ma pur sempre con diffidenza gestisco la situazione con molta calma in attesa della seconda mangiata. Dopo un minuto circa arriva finalmente e questo giro sono sicuro che c'è rimasta. La battaglia non è proprio di quelle a cui ero abituato ma va bene così!Primo esemplare che passa di poco il kg di peso.
Aspetto con ansia il momento del cannolicchio e non si fà attendere più di tanto...una vibrazione netta del vettino della mia blue bass mi fà percepire che qualcosa stà speruzzicando la doppia razione innescata!Questa volta la botta è molto più aggressiva e il combattimento più interessante, ma anche la mole del pesce è superiore...ci aggiriamo sui 2 kg e anche se speravo in qualcosa di più sono contento di questa cattura!
Adesso tocca ai cefali compiere il proprio dovere ma devo attendere un bel pò e ne approfitto per uno spuntino porta fortuna. Dopo circa tre ore di inattività arriva finalmente il turno del muggine che porta a tre le catture con un bel esemplare di spigola che mi stampa un sorriso quasi da copertina Pesca in Mare!!!




Inizio ad intravedere anche qualche bel nuvolone che si stà avvicinando verso di me con aria minacciosa e non ci metto tanto a decidere di smontare e fare una fuga veloce!In fin dei conti ho passato una giornata piena di soddisfazioni e non volevo macchiarla con la smania di protagonismo...Mi stavo scordando!Il bottino finisce con l'ultima  cattura last second prima della fuga!

martedì 4 dicembre 2012

Un finale inaspettato!

E' qualche giorno ormai che c'è alta pressione e il mare è sempre rimasto calmo, ideale per una bella uscita in barca alla ricerca di qualche bel pesce da ricordare!
Decido di dedicarmi essenzialmente al light drifting ma non nego di aver portato anche una 50 - 80 libre per le grandi occasioni e una spinning nel caso riuscissi ad imbrancare con la pastura qualche tombarello, palamita o ancor meglio lampughe.
Arrivo sul punto di pesca già stabilito prima della partenza e inizio subito a sminuzzare la sarda gettandola a piccoli tocchetti e  piano piano provo a creare  la scia ideale di richiamo.


La mia punta di diamante oggi è una 4 mt ad azione parabolica con un 4000 come mulinello Tica caricato con uno 0,35. Preparo la montatura con un 0,24 come finale con una piccola brillatura vicino all'amo a prova di palamita!
C'è molto movimento in mare, mangianze che salgono in superficie fino sotto barca ma per sfortuna o per inesperienza non riesco a ingannare  nessuna preda. Provo anche a spinning cercando di simulare qualche acciughina in fuga  con qualche jig che in altre occasioni mi avevano  dato pura soddisfazione ma sembra che non abbiano proprio voglia di predare le mie esche.
Dopo qualche ora passata a circa 30 gradi senza avere nessuna abboccata mi allontano incuriosito dal rumore delle mangianze che oltre a udire si avvistano anche ad 1 miglio e passa  di distanza grazie ad una giornata di bonaccia favolosa.


Raggiungo velocemente le mangianze e mi accorgo che la profondità passa tranquillamente gli 85 mt. 
Sembra un acquario con acqua che ribolle e dopo qualche minuto ecco che appaiono loro...le fughe delle mangianze erano diverse, non uscivano più acciughine o sardine, ma direttamente tombarelli da 2 kg sbalzati fuori  come giocattoli. I tonni rossi erano lì sotto. Esemplari non enormi, stimati sui 10- 15 kg, ma sicuramente affascinanti visto che non solitari, ed impazziti dalla furia devastante e dalla voglia di impadronirsi del territorio. 
Rimango qualche altro minuto incuriosito e sbalordito da questi favolosi tonni ma appena mi accorgo che un leggero  scirocco increspa il mare decido di rientrare velocemente; lungo il tragitto incrocio   una bella mangianza e ci metto mezzo secondo per decidere di sfidare la sorte visto il cappotto che ho rimediato fino ad ora. La spinning è già pronta e perchè non lanciare...non mi andava proprio di rientrare a mani vuote!
Al terzo tentativo arriva lo strike e mi accorgo subito che è roba seria. La partenza è stata decisa, il suono che ascolto è musica per le mie orecchie e lo spartito scritto dal mulinello  è quello che adoro!
Il combattimento si prolunga per qualche minuto ma dopo poco riesco a salpare una bella palamita di 1,9 kg




Nemmeno il tempo di scattare le foto di rito che avvisto subito una nuova mangianza e sembra essere il regalo di una giornata di sacrificio e di pazienza! Una nuova palamita di 1,2 kg  e qualche sgombretto come contorno mi fanno  tornare soddisfatto e rilassato in porto consapevole che con un pizzico di fortuna in più sarebbe stata una bella giornata da incorniciare!


Spero sia iniziata la stagione di pesca che più mi appassiona dalla barca e che possa regalarmi altre soddisfazioni come quella appena vissuta.





sabato 1 dicembre 2012

Svago settembrino...

L'estate è ormai arrivata agli sgoccioli ma le giornate sono sempre ideali per qualche bella escursione con gli amici in barca.
Decidiamo di portare la nostra attrezzatura, sempre con noi, per non avere il rimpianto di trovarsi in qualche mangianza di tunnidi e non essere pronti. 
I giorni che ci precedono non sono stati molto ricchi di movimento, gabbiani che non si degnavano di sorvolare i cieli alla ricerca di acciughine o sardine, qualche timida sbollata a galla ma che sinceramente non mi accontentava più di tanto.
Ne approfitto del rientro di un mio amico per ritrovarsi e provare a smentire questa situazione che mi aveva letteralmente abbattuto moralmente. 
Arriviamo in porto e il sole piano piano fà capolino dietro le colline maremmane. Organizziamo i nostri spazi e via ci dirigiamo fuori dove il mare e la tranquillità ci accompagnano in questa mattinata di Settembre. Attiviamo il nostro radar umano e tempo zero avvistiamo qualche gabbiamo in cerca di cibo per cui decidiamo di non perdere tempo e li raggiungiamo velocemente. 
Montiamo due canne a traina una più corta con rapala e una più lontana con piumetta piombata che si mantiene sostanzialmente in superficie. 
Dopo qualche passaggio ci accorgiamo che le mangianze sono brevi e non ci permettono di entrare in pesca.
Decidiamo di cambiare tecnica e montiamo le nostre spinning per essere più veloci e per vivere le mangianze in modo diretto. Proviamo subito con dei piccoli jig dai 7 ai 14 gr e il risultato si fà subito notare. Rimaniamo in mangianza molto più a lungo e seguiamo ogni movimento e in poco tempo salpiamo diversi sgombri che ci rendono la giornata molto più gratificante del previsto.
Soddisfatti decidiamo di aggiungere un tuffo sotto costa nel nostro meraviglioso mare e tra una nuotata e l'altra ne approfittiamo per immortalare qualche posto da brivido!






Alla prossima uscita...

giovedì 29 novembre 2012

Momenti di scaduta

Vorrei esordire il mio primo post cercando di riesumare momenti passati, vissuti qualche anno fa ma che rimangono sempre stampati nella mia mente e che puntualmente ricordo come se fosse accaduto ieri... 
Come molti amanti del surf casting il miglior mare che un pescatore possa trovare è il momento della scaduta, nuvoloni carichi di acqua, attrezzatura pesante, fili grossi, esche corpose e perché no anche una bella piena di qualche fiume!
E' ormai qualche giorno che piove e i venti di scirocco soffiano fortissimi e con uno sguardo puntato sul meteo aspetto il momento adatto per un'uscita.
Una passeggiata lungo l'argine del fiume mi invoglia a fare una chiamata al mio compagno di avventure per un parere...


Ci siamo!Partenza da casa che non ha ancora albeggiato per cercare di ritrovarsi nel miglior punto di pesca possibile, ma pur la giovane età c'è sempre qualche vecchio lupo di mare che mi anticipa!



Il mare è favoloso anche se inizialmente non ci permette di pescare con più canne, ma non importa, arriverà il momento della famosa scaduta e noi ci siamo...l'importante è quello!
Si monta una canna per uno in quanto la corrente crea molto scarroccio e pur con 150 gr di piombo abbiamo grosse difficoltà. Svariamo su diverse distanze ma la soluzione migliore rimane sotto costa dove si è formato un piccolo canale che ci permette di rimanere in pesca diversi minuti senza intrighi. Le esche che ci accompagnano sono golosissimi cannolicchi freschi, striscioline di calamari visto che i famosissimi cappellotti erano già spariti dal mercato, e qualche pacchetto di Americano tanto per fargli gradire un altro bocconcino appetitoso. Purtroppo non siamo riusciti a fare qualche cefalo  che sarebbe stato il top delle esche per quella giornata. 
Sembra una gara di pesca e come spesso mi capita mi fà sentire in competizione e mi mette in circolo quell'adrenalina che sento quando mi trovo a degli importanti appuntamenti.

Le prime botte non tardano ad arrivare ma purtroppo anche i primi incagli nelle rocce nel recupero delle lenze. Pazienza, fà parte del gioco!Ci accorgiamo dopo un pò di tempo che siamo gli unici a non avere come esche un pesce vivo ma per il momento il risultato è decisamente dalla nostra parte. Diversi esemplari di spigole dai 7 hg al 1,5 kg sono usciti, mentre tutto il resto è cappotto più assoluto, almeno fino a che sono rimasto in pesca!
La giornata per me finisce presto perchè il lavoro mi aspetta ma ogni volta che rivivo questa esperienza mi fà venire in mente momenti di pura soddisfazione!